martedì 20 agosto 2013

andiamo a ritroso.....

Eravamo rimasti la sera del 16 a Hveravellir dove ho dormito in un loculo che mi hanno fatto pagare come una stanza d'albergo ma bisogna fare i conti che lì i rifornimenti gli arrivano da quasi 200 km di cui 80 di brutto sterrato, ti chiedono anche di portarti via i rifiuti.
17/8
Al mattino mi sveglio con un bel bagno caldo che ad andarci, in costume e l'asciugamano sulle spalle e poco sopra lo 0, te ne passava la voglia. Ma che delizia una volta dentro! E dopo un po' puoi fare le capriole nella neve che non è poi così distante. Mi dispiace x ora no foto, ho fatto solo riprese con la gopro, avevo paura di bagnare il telefono.
Partenza, deviazione x Kerlingarfjoll altro spettacolo "montagnole" di terra di tutti i colori


ma che culo salire sin lassù!
Ridisceso sulla "strada" principale ho incontato 2 bikers spagnoli   conosciuti a Hveravellir che mi fanno compagnia sino a Arbudir, la mia meta. Primo incidente meccanico: una volta scaricato il carrello mi accorgo che la ruota è sgonfia. Riparata, tutto  a posto. Cavolo! Si è bucata con una pietrina che sembrava un ago, quasi invisibile.
Questo rifugio, come tutti gli altri del resto, è molto spartano, mi hanno proposto una zuppa e del pane! Dopo il mazzo che mi ero fatto!
C'è un dio dei ciclisti! Gli altri unici avventori, degli islandesi che facevano un tour a cavallo, mi chiamano nel loro locale dove avevano preparato qualcosa che mi é sembrato paradisiaco, vista l'alternativa!
Cosce di loro agnello cotto sulla brace, formaggi e tante altre amenità. Ovviamente la cena é andata a finire come devono finire questo tipo di cene e sapendo quello che avrei dovuto fare il giorno dopo mi sono trattenuto, combattendo, e nel sacco a pelo ci sono andato con le mie gambe.

18/8
Prima di partire sono voluto scendere al lago lì vicino dove ogni tanto ci sono degli iceberg che si staccano da un ghiacciaio
 che ci finisce dentro, non ce ne erano, in compenso nel fare il primo guado dei tre che ho dovuto fare, invece di togliermi scarponi e pantaloni che comunque avrei dovuto farlo per passare i bagagli e carrello, parto alla grande e, fermato dalle pietre che come un imbecille non ho considerato, immergo gli scarponi in acqua, tutto il  giorno coi piedi bagnati! Altra giornata durissima e per metà sotto la pioggia.
Arrivato a Geisir vedo un rifugio, di un altro livello rispetto ai precedenti, che mi diceva bene, non mi sbagliavo e, combinazione, era gestito da madre e figlia che facevano parte del gruppo della sera precedente.
Tiro fuori wurstel e scatolette ma la guida del gruppo, arrivato in questa struttura da poco, stava cucinando, mi ha invitato a cenare con loro. Non era male neanche sta volta! Che botta di fortuna, due sere di buona cena e calore umano!
l'altro gruppo

la guida Marco Simon "NATURAVIAGGI"

La sua attrezzatura!

19/8 ieri
Parto sotto la pioggia e, come ho detto nel post precedente, non mi ha lasciato sino all'ultimo, non un diluvio fortunatamente.
Asfalto km no comment!
La nota positiva è che l'attrezzatura ha tenuto bene sono arrivato asciutto.

4 commenti:

  1. Meno male che hai trovato delle persone gioviali e disponibili...un viaggio così se fosse solo avventura solitaria sarebbe difficile da sopportare...buon appetito

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  2. Belin che mezzo aveva la guida, bello davvero come le foto Mauro, che colori quei monti.....

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  3. Spero non fossero troppo disponibili e non fosse troppo il calore umano!?!!

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